Piange il telefono...
Nonostante i mercati siano sui massimi, il gruppo telefonico italiano guidato da Marco Tronchetti Provera (leggasi, Guido Rossi) in un anno ha performato di uno striminzito +0,58% la performance a 3 mesi è invece del +2,72%. In questo BlogDiario, abbiamo tradato la TELECOM dall'area 2,25 sino alle aree attuali che si pongono tra 2,35 e 2,38 ed attendiamo, con impazienza, la famosa brekkata di area 2.42 che più volte abbiamo appuntato. A tutti è noto l'indebitamento della TELECOM ITALIA, che sfiora i 33 mld ed è nota l'incredibile serie di vicende negative che l'hanno colpita nel 2006: litigi a livelli politici, il caso delle intercettazioni telefoniche su cui le Procure stanno indagando, le dimissioni del Provera ed il relativo riassetto amministrativo. Altre note negative sono il fiorire delle nuove tecnologie - per esempio i Voipe di Skype, la crescita delle concorrenti che, pur utilizzando le linee Telecom, assorbono sempre più clientela e la diminuzione del traffico telefonico fisso; Bersani che avrebbe intenzione di ritoccare la tassa sulle ricariche telefoniche del servizio mobile (che, ad oggi, rappresenta un'importante voce del fatturato), le associazioni dei consumatori che si lamentano del "balzello" del canone. Ed ancora, la nascita di servizi ADSL indipendenti dalla linea fissa, il futuro sviluppo della tecnologia Wi-max, i 15mila dipendenti TELECOM che rendono poco snella e flessibile l'azienda ed il ritardo tecnologico ed innovativo rispetto alle concorrenti sui prezzi degli ADSL, come, ad esempio, una piccola concorrente, qual è TISCALI, che allo stesso prezzo offre una banda di collegamento superiore. In questo ultimo periodo, c'è poi l'intrecciarsi di voci su questi nuovi soci, prima MURDOCK poi BALCKSTONE poi ancora la società indiana HINDUJA sul probabile e/o possibile ingresso nelle quote di OLIMPIA, ma neanche questi rumors, ad oggi, riescono a smuovere in modo deciso l'affaticato titolo. Un quadro certamente preoccupante visto l'immobilismo societario. Nonostante tutto questo, ribadiamo il nostro interesse grafico alla rottura della soglia di 2,42. L'incapacità di superare questa ultima resistenza ha indebolito il titolo sino all'area 2,35. La perdita di questa area potrebbe far ritracciare il titolo in area 2.27-2.30 e, successivamente, 2.24, mentre l'eventuale forzatura dell'area 2.42 vede come possibili target l'area 2.50-2.55 con secondo target a 2.70.
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